
OliWa
Repurposing OLIve WAste in circular economy solutions
for feeds, additives, packaging, and biogas
È un Progetto finanziato dal Programma PRIMA dell’Unione Europea, avviato il 1° giugno 2025.
Contesto e Premessa
L’olivo rappresenta una delle colture agricole più emblematiche e diffuse
nei Paesi del Mediterraneo,
dove riveste un ruolo fondamentale non solo dal punto di vista economico,
ma anche culturale e ambientale.
La produzione di olio d’oliva, pilastro dell’agroindustria mediterranea,
genera annualmente grandi quantità di residui e sottoprodotti,
tra cui sanse, acque di vegetazione e foglie,
che spesso vengono considerati rifiuti a basso valore aggiunto.
Tuttavia, numerosi studi scientifici hanno evidenziato il potenziale di questi sottoprodotti
come risorse preziose per lo sviluppo di prodotti sostenibili e bio-based.
Composti bioattivi, fibre, lipidi e altri elementi presenti nei residui dell’oliva
possono essere valorizzati attraverso processi innovativi,
contribuendo alla creazione di nuove catene del valore in un’ottica di economia circolare.
Obiettivo del Progetto
L’obiettivo generale di OLIWA
è quello di condurre attività di ricerca integrate per sostenere,
in un approccio di economia circolare,
la riconversione sostenibile dei rifiuti di oliva a sottoprodotti utilizzabili per produrre mangimi,
ingredienti funzionali, imballaggi e biogas,
dimostrando la fattibilità e la sostenibilità della catena del valore circolare.
Durata
Il progetto durerà 36 mesi.
Risultati attesi
Il CIC lavorerà insieme ad altri partner
per sviluppare materiali biodegradabili e compostabili per il confezionamento di alimenti
a partire da sottoprodotti dell’oliva e componenti derivati da insetti
per migliorare la conservazione e ridurre al minimo le perdite alimentari.
Parti sottoscriventi
Il partenariato include 25 partner di rilevanza,
tra cui istituti di ricerca, PMI e ONG,
provenienti da Italia, Spagna, Grecia, Turchia, Algeria e Tunisia
- University of Torino – UNITO (Capofila del Progetto, Italia)
- Istituto Italiano di Tecnologia - IIT (Italia)
- Kontor 46 S.a.s - K46 (Italia)
- Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR (Italia)
- Lucchi e Guastalli srl - L&G (Italia)
- Consorzio Italiano Compostatori – CIC (Italia)
- University of Bouira - UNIBOU (Algeria)
- Solstar - SOL (Algeria)
- Oleocoop Soummam – OLESO (Algeria)
- Algeria national agronomic research institute of Bejaia – ANARI (Algeria)
- Specialised technological institute for agricultural training of Tizi Ouzou – STIAT (Algeria)
- Universidad CEU Cardenal Herrera – UCHCEU (Spagna)
- Universidad de Zaragoza -UNIZAR (Spagna)
- NATAC BIOTECH S.L.U (Spagna)
- Instituto Tecnologico del Plastico - AIMPLAS (Spagna)
- Metanogenia SL -MET (Spagna)
- University of Thessaly - LEAZ-UTH (Grecia)
- University of Thessaloniki – AUTH (Grecia)
- Myrolion -MYR (Grecia)
- Association for the Development and Preservation of the Environment and Heritage -ADEP (Tunisia)
- HAY-GREEN Sarl - HG (Tunisia)
- Center of Biotechnology of Borj-Cédria - CBBC (Tunisia)
- University of Ankara - UNIANK-ANKU (Turchia)
- Esa Group Energy Co Inc -ESA (Turchia)
- Buta Assos Gida San. ve Tic. Ltd. Şti - BUTA (Turchia)


Cofinanziato dall’Unione Europea (No. 2432 — OLIWA), i punti di vista e le opinioni espresse nell’ambito del progetto sono tuttavia quelli dell’autore/i e non riflettono necessariamente quelli della Fondazione PRIMA. Né l’Unione Europea né l’ente concedente possono esserne ritenuti responsabili.