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Promuoviamo
raccolta differenziata
e riciclo dei rifiuti organici

FAQ

Il Compostaggio domestico

Le politiche di incentivazione e promozione del Compostaggio Domestico (CD) vengono decise in autonomia dai singoli Comuni o dai Consorzi/Ambiti di gestione dei rifiuti.

Bisogna quindi informarsi presso il proprio Comune (ufficio Tributi) oppure al Gestore del servizio rifiuti per sapere a quale riduzione parziale della Tariffa si ha diritto.

 

>> Scopri di più sul Compostaggio Domestico

Si. Nel corso del processo di compostaggio parte delle molecole organiche vengono decomposte e con esse una grossa percentuale dell’acqua contenuta nei rifiuti evapora, con una conseguente e notevole diminuzione dei volumi.

Ci sono rifiuti che si decompongono meno velocemente di altri, come ad esempio, i gusci della frutta secca, le parti legnose, le parti più coriacee di frutta e verdura, le ossa.

Può essere quindi necessario sminuzzarli e/o rimetterli nel contenitore per un altro “ciclo”.

Bisogna fare attenzione alle bucce di patata, d’agrume e di castagna: quando sono “trattate” dal produttore per durare nel tempo, si  decompongono molto lentamente.

Dopo la prima installazione i tempi sono un po’ più lunghi.

Bisogna strutturare il cumulo con una certa quantità di materiale, si devono creare i bioriduttori e la natura ha i suoi tempi.

È bene fare attenzione alla composizione della miscela per avvicinarsi il più possibile ad un corretto rapporto carbonio/azoto.

È il classico sintomo che c’è qualcosa che non funziona: in condizioni normali il cumulo deve dare un odore “di sottobosco”.

È molto probabile che ci sia un eccesso di umidità: in questo caso è sufficiente introdurre nel contenitore materiali asciutti e rimescolare.

È sufficiente introdurre rifiuti della cucina ricchi di umidità  o innaffiare e rimescolare: le varie tipologie di rifiuti si amalgamano, favorendo l’ossigenazione.

Il compost maturo può essere utilizzato come un normale fertilizzante, preferibilmente mescolato con la terra.

La raccolta differenziata dell'umido

Il testo unico ambientale (D.Lgs 152/2006 e s.m.i) stabilisce che il rifiuto organico (gli avanzi di cucina e i residui della manutenzione dei giardini) debba essere raccolto in maniera differenziata.

Chiarisce inoltre che la raccolta differenziata deve essere effettuata con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002.

Utilizzare il sacchetto giusto (in carta o bioplastica certificata a norma UNI EN 13432:2002) per effettuare la raccolta differenziata della frazione organica è molto importante per elevare la qualità del rifiuto raccolto, che non deve essere contaminato da materiali non compostabili (come ad esempio i sacchetti in plastica tradizionale) che potrebbero interferire con le pratiche di compostaggio o di digestione anerobica.

 

>> Scopri come raccogliere lo scarto organico di qualità <<

Si. Il secchiello fessurato (con fessure sia sulle pareti laterali che sul coperchio) è un sistema di raccolta ventilato che permette di minimizzare i disagi per l’utente dal punto di vista del rilascio di odori.

Per funzionare in maniera ottimale, al secchiello va abbinato un sacchetto conforme alla normativa EN 13432:2002, ossia in carta o in bioplastica compostabile (non in plastica tradizionale).

Con questi accorgimenti lo scarto di cucina tende a perdere, per evaporazione, parte del contenuto di acqua, prevenendo la formazione di odori e muffe e riducendo anche la formazione di liquidi sul fondo del contenitore.

>> Scopri come raccogliere lo scarto organico di qualità <<

Generalmente i Comuni (e le Ditte che eseguono le raccolte) tendono ad utilizzare gli stessi mezzi in giorni o turni diversi, con l’obiettivo di ottimizzare l’impiego della flotta automezzi.

In questo caso la prassi vuole che il mezzo venga svuotato e lavato a ogni fine turno lavorativo, onde evitare contaminazione tra diverse tipologie di rifiuti.

Si. Nella raccolta della frazione umida gestita attraverso i contenitori stradali, una grande quantità di umido viene erroneamente smaltita insieme alla frazione indifferenziata. Inoltre, il cittadino è meno invogliato a prestare attenzione al corretto conferimento della frazione umida e questa è maggiormente soggetta alla presenza di materiali estranei.

I limiti strutturali della raccolta tramite cassonetti stradali rendono, quindi, più difficili le successive fasi di recupero mediante compostaggio e/o digestione anerobica.

I vantaggi della raccolta porta a porta riguardano pertanto:

  • miglioramento della qualità del materiale raccolto (minore presenza di Materiale Non Compostabile – MNC),
  • aumento della quantità di scarto organico raccolto in modo differenziato.

>> Scopri di più sul monitoraggio della qualità frazione organica <<

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