
Proseguono le attività del progetto PEATLESS,
iniziativa di ricerca e innovazione dedicata
alla riduzione dell’uso della torba nei substrati
di coltivazione, con l’obiettivo di promuovere
materiali rinnovabili di origine locale, come il compost.
Il 1° agosto 2025, il CIC ha accompagnato alcuni membri
dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI) in visita
all’impianto di compostaggio di Alia Spa
(socio ordinario del CIC), situato a Montespertoli.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione
per mostrare ai vivaisti il livello di sicurezza,
qualità e tracciabilità garantito oggi da un moderno
processo di compostaggio della frazione
umida proveniente dalla raccolta differenziata.
Il 26 settembre 2025, il CIC ha organizzato un workshop
a Pistoia, rivolto ai vivaisti e ai produttori di terriccio
associati ad AVI, intitolato
“Nuove strade per il vivaismo ornamentale –
Alternative sostenibili alla torba nei substrati di coltivazione”.

L’obiettivo era raccogliere opinioni ed esperienze da chi,
ogni giorno, utilizza e realizza substrati di coltivazione.
Dopo un’introduzione sul mercato della torba a cura del
coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di AIPSA
(Associazione Italiana di Substrati di Coltivazione),
i partecipanti hanno discusso opportunità e criticità
legate all’uso di substrati a basso contenuto di torba,
soffermandosi su aspetti come disponibilità dei
materiali, costi e prestazioni agronomiche.

Il progetto PEATLESS, che prevede numerose prove
in scala reale sull’impiego di diversi ammendanti compostati
come ingredienti nei substrati di coltivazione,
è finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea
(GA n.101216569) e dalla Segreteria di
Stato Svizzera per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SERI).
Cofinanziato dall’Unione Europea (GA101216569) e dalla Segreteria di Stato Svizzera per la formazione, la ricerca e l’innovazione. I punti di vista e le opinioni espresse nell’ambito del progetto sono tuttavia quelli dell’autore/i e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o della REA. Né l’Unione Europea né l’ente concedente possono esserne ritenuti responsabili.