L’efficienza nel riciclaggio e la sostenibilità ambientale come criteri guida nella
gestione dei rifiuti organici
In data 21 novembre 2025, il Consorzio Italiano Compostatori ha pubblicato il Position Paper dal titolo “L’efficienza nel riciclaggio e la sostenibilità ambientale come criteri guida nella gestione dei rifiuti organici”.
Con il D.lgs 116/2020, emanato in recepimento della direttiva UE 2018/851,
si stabilisce con chiarezza che i rifiuti urbani non sono più soggetti esclusivamente
a obiettivi di raccolta differenziata, ma devono soprattutto conseguire obiettivi minimi
di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio; come previsto dall’art. 181 del D.lgs 152/2006,
tali obiettivi vengono progressivamente incrementati nel tempo, dovendo raggiungere
almeno il 55% di riciclaggio entro il 2025, il 60% entro il 2030 e il 65% entro il 2035.
Sul punto, la Commissione europea ha recentemente avviato una procedura d’infrazione
nei confronti dell’Italia, inviando al nostro Paese una lettera di messa in mora
(INFR(2024)2097)1, a causa del mancato raggiungimento entro il 2020 dell’obiettivo
minimo di riciclaggio del 50%; anche per il 2025 l’obiettivo è difficilmente raggiungibile
visto il risultato del riciclaggio, aggiornato al 2023, che ha raggiunto solo il 50,8%.
La necessità di imprimere uno slancio al riciclaggio responsabilizza in particolare
il settore dei rifiuti organici, dal momento che il contributo di questa frazione
è determinante per il conseguimento degli obiettivi complessivi.
Infatti, come calcolato da ISPRA, il rifiuto organico rappresenta
da solo ben il 41,2% dei rifiuti urbani avviato a riciclaggio nel 2023.
[continua a leggere il Position Paper del CIC]
