L’International Compost Alliance
sollecita azioni urgenti sul riciclo
degli scarti alimentari alla COP30
Il peso climatico degli scarti alimentari
L’International Compost Alliance richiama i Paesi della COP30
a intervenire con urgenza per migliorare la gestione degli scarti
alimentari, responsabili di quasi la metà delle emissioni del settore rifiuti,
che nel complesso rappresenta il 3% delle emissioni globali di gas serra.
Ridurre il metano e creare valore dai rifiuti
Poiché una parte di questi scarti è inevitabile, la raccolta separata
e il riciclo possono evitare il loro conferimento in discarica,
riducendo significativamente le emissioni di metano.
Il compost prodotto dal riciclo degli scarti alimentari
è ricco di nutrienti e carbonio organico e funge da
“banca di carbonio”, contribuendo allo stoccaggio di
carbonio nel suolo e riducendo l’uso di fertilizzanti convenzionali.
A livello globale, il compost potrebbe evitare fino a
98 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente ogni anno.
Compost e sicurezza alimentare
Il miglioramento della salute del suolo è fondamentale
per la sicurezza alimentare: il 95% del cibo mondiale dipende direttamente
o indirettamente da suoli sani, il cui stato è legato al contenuto di carbonio organico.
Il compost aumenta questo contenuto, migliorando struttura,
capacità idrica e attività microbica del suolo.
Un appello all’azione dei governi
L’alleanza chiede dunque ai governi di introdurre sistemi di raccolta
separata e riciclo più efficienti, così da valorizzare gli scarti
alimentari inevitabili e restituire nutrienti preziosi al suolo.
Sostiene inoltre il coinvolgimento delle Parti nei dialoghi globali
del 2025 sul settore dei rifiuti e auspica che la riduzione delle emissioni
da rifiuti alimentari sia prioritizzata nelle future negoziazioni climatiche.
