Gentili Soci,
Come preannunciato dalla newsletter mensile CIC COMUNICA, il 2 marzo 2015 il Direttore Generale Massimo Centemero ha partecipato ad una riunione presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La riunione era stata richiesta proprio dal CIC ed ha visto il coinvolgimento anche di altre associazioni nazionali (Assofertilizzanti e AIF).
Il CIC ha ritenuto di coinvolgere direttamente anche AIPSA, l’associazione del Substrati di Coltivazione e nello specifico il Dr. Notari Stefano.
L’incontro era stato sollecitato dal CIC per portare all’attenzione di alcune potenziali criticità in ordine all’etichettatura degli Ammendanti soprattutto per quanto riguarda i parametri pH e umidità.
Cosa è emerso dall’Incontro
In sintesi il MIPAAF afferma che per quanto riguarda la dichiarazione in etichetta del pH e dell’Umidità nell’Ammendante compostato verde, misto o con fanghi è possibile indicare un intervallo (valore massimo – minimo).
In ogni caso i valori indicati non si devono discostare dai limiti stabiliti dal D.Lgs. 75/2010.
Quindi ricordiamo che:
- 1) laddove esista l’obbligo di indicare un titolo in etichetta e contemporaneamente esista un valore limite da rispettare (per es. C organico et al.), in etichetta va indicato un valore e non un intervallo di valori;
- 2) laddove esista l’obbligo di indicare un titolo in etichetta e non esista un valore limite da rispettare (per es. salinità ), in etichetta va indicato un valore e non un intervallo di valori;
- 3) per i parametri pH e umidità (che non prevedono titoli) è concesso di indicare in etichetta un valore o, se si ritiene, un intervallo di valori.
Ricordiamo inoltre che l’Ammendante deve comunque rispettare i valori limite previsti dal D.Lgs. 75/2010.
Il CIC si è occupato della stesura di una Nota Tecnica nella quale vengono definiti i Requisiti che il compost deve possedere secondo il D.Lgs. 75/2010 per essere immesso nel mercato.