Roma, 06/10/2021
Prot. n. S 615/R
Circ. n. 039/2021
Gentile Associato,
con due distinti decreti – il DM 396/2021 e il DM 397/2021, che alleghiamo alla presente – emanati lo scorso 29 settembre, il Ministero per la Transizione ecologica (MITE) ha definito i criteri per la selezione dei progetti su rifiuti ed economia circolare da finanziare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Si tratta, in particolare, degli interventi previsti alla componente 1 della Missione 2 del PNRR, per i quali sono disponibili poco più di due i miliardi ripartiti su due linee d’investimento: la prima, di 1,5 miliardi (DM 396/2021) è dedicata alla realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti o l’ammodernamento di impianti esistenti, quindi può riguardare anche gli impianti che trattano rifiuto organico. La seconda (DM 397/2021), del valore di 0,6 miliardi, riguarda la realizzazione di iniziative ‘flagship’ per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili, quindi non del rifiuto organico.
Per entrambe le linee, si prevede che Il 60% delle risorse complessivamente disponibili sarà destinato alle Regioni del Centro-Sud: Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Nel caso della prima linea di investimento relativa alla gestione dei rifiuti, i destinatari dell’avviso sono gli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) o, laddove questi non siano stati costituiti, i comuni, anche avvalendosi del gestore del servizio.
Nell’ambito di questa linea di investimento sono previste 3 linee d’intervento:
- miglioramento della raccolta differenziata (massimo erogabile 1 milione di euro per ciascuna proposta)
- ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti per rifiuti urbani differenziati (massimo 40 milioni di euro)
- ammodernamento e realizzazione di impianti innovativi dedicati a rifiuti da prodotti assorbenti, fanghi di acque reflue, rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili (massimo 10 milioni di euro)
Sono esplicitamente esclusi dalla possibilità di finanziamento discariche, impianti di trattamento meccanico o meccanico-biologico, inceneritori, nonché l’acquisto di veicoli per la raccolta dei rifiuti.
La “roadmap” definita del decreto prevede che:
- entro il prossimo 14 ottobre, il MITE pubblicherà gli avvisi per la presentazione delle proposte progettuali
- entro il 31 dicembre 2023 i soggetti destinatari delle risorse dovranno aver individuato i soggetti realizzatori di ciascun intervento
- entro il 30 giugno 2026 gli interventi finanziati dovranno essere completati.
Tra i principali criteri di valutazione si prevedono, per la linea di intervento 2 relativa all’ammodernamento/realizzazione di impianti:
- Incidenza delle tonnellate trattabili dall’impianto (o dall’ammodernamento dello stesso) oggetto dell’Intervento rispetto alla quantità di rifiuti, del medesimo genere, prodotta e non già trattata nell’ambito territoriale di appartenenza
- Scarsità di impianti funzionanti e analoghi a quelli oggetto dell’Intervento nell’ambito territoriale ottimale
- Coerenza con l’attuale sviluppo tecnologico del settore di riferimento
- Contributo alla risoluzione delle infrazioni individuate dall’UE e sinergie con altri piani settoriali (ad es. PNIEC)
Le proposte presentate nell’ambito delle due linee di investimento principali saranno oggetto di selezione e valutazione da parte di un’apposita Commissione, nominata con successivo decreto ministeriale, che sarà composta da n. 3 membri nominati dal MITE, di cui uno con funzioni di presidente di Commissione, n. 6 membri in rappresentanza di ISPRA ed ENEA, n. 4 membri indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in rappresentanza delle diverse aree geografiche: Nord, Centro, Sud e Isole e n. 2 membri in rappresentanza dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).
Certi di aver fatto cosa gradita, porgiamo distinti saluti.
La Segreteria CIC