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Circ. n° 025/2019 – Prot. n° S 245/R

Roma, 19/04/2019
Prot. N° S 245/R
Circ. N° 025/2019

Oggetto: Legge Europea 2018

 

Spettabile Azienda,

Gentile Socio,

con la presente siamo a comunicare che mercoledì 16 aprile u.s. è stato approvato definitivamente dal Senato il Ddl recante “disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018” ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il Ddl nasce specificatamente per riallineare le norme nazionali alle direttive europee e sanare le procedure di infrazione aperte, tra le quali c’era il caso EU-Pilot 9180/17/ENVI, aperto dall’Unione Europea nei confronti dell’Italia in relazione all’esclusione dall’ambito di applicazione dalla parte quarta del Codice Ambientale (esclusione dai rifiuti) di sfalci e potature da aree verdi quali parchi, giardini e aree cimiteriali.

 

Il legislatore ha introdotto nel Ddl approvato il seguente articolo:

 

Art. 20 (Disposizioni relative allo smaltimento degli sfalci e delle potature – Caso EU-Pilot 9180/17/ENVI)

  1. All’articolo 185, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, la lettera f) è sostituita dalla seguente:

“f) le materie fecali, se non contemplate dal comma 2, lettera b), del presente articolo, la paglia e altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli sfalci e le potature effettuati nell’ambito delle buone pratiche colturali, nonché gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni, utilizzati in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa, anche al di fuori del luogo di produzione ovvero con cessione a terzi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.”

 

I membri del Parlamento e delle Commissioni di riferimento in diversi momenti della discussione si sono detti consapevoli che la formulazione approvata non modifica nella sostanza la precedente, e che quindi sia del tutto inadeguata a riallineare la normativa nazionale con la disciplina comunitaria, ma evidentemente l’imminenza delle elezioni europee ha fatto sì che i tornaconti elettorali prevalessero sul buon senso, sul diritto e sulla difesa dell’ambiente e di un settore di imprese fondamentale per tutto il sistema di gestione dei rifiuti. Dunque, nonostante lo scopo specifico del Ddl e pur nella consapevolezza che le modifiche proposte avrebbero certamente mantenuto la difformità dalle Direttive Europee, il legislatore ha ratificato le modifiche di cui all’art. 20.

 

Dall’introduzione della modifica, che ha generato il caso EU-Pilot, avvenuta nel 2016 con il Collegato Agricoltura, nel 2017 sono “scomparse” dal sistema di rilevazione di Ispra 200.000 ton di rifiuti verdi la cui gestione è pertanto sfuggita alla rete nazionale di monitoraggio della gestione dei rifiuti con le conseguenze ambientali che possiamo ben immaginare.

 

Come imprenditori e come cittadini non possiamo certo arrenderci di fronte a questi corto circuiti del sistema politico nazionale e continueremo a lavorare perché buon senso, diritto e salvaguardia dell’ambiente prevalgano su miseri interessi di bottega.

In attesa della pubblicazione della norma stiamo valutando i prossimi passi da compiere, confidando che le criticità segnalate siano rilevate e confermate dagli organi comunitari competenti.

A breve riceverete dunque un’altra nota esplicativa delle modifiche introdotte, delle criticità e delle azioni da intraprendere.

 

Cordiali saluti,

Il Presidente

Alessandro Canovai

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